Suicidio assistito? Eutanasia?

Ago 12, 2019 | notizie

Come si pone la Ghirotti, associazione laica, di fronte a questi interrogativi.

Ad oggi sono giacenti diverse proposte di legge presentate da diverse forze politiche e sociali.
Si sta avvicinando la data del 24 settembre 2019 che la Corte Costituzionale ha dato al Parlamento Italiano come termine ultimo per pronunciarsi con una legge (o con rettifiche di leggi esistenti) sul suicidio assistito. In assenza di presa in carico da parte del Parlamento entro quella data, sarà la Consulta stessa a decidere in merito.
Ultimamente fioccano sui media pareri e prese di posizioni che spesso ingenerano più confusione che informazione per il cittadino.
Noi della Ghirotti come la pensiamo?

Noi crediamo che se un malato è costretto dalla sua sofferenza a dover pensare al suicidio assistito o all’eutanasia, ecco questa sì che è una vera sconfitta per chi opera nelle Cure Palliative.

In Italia abbiamo una ottima Legge (38/2010) sulle Cure Palliative, ma è ancora poco conosciuta e parzialmente attuata. Inoltre non in tutto il territorio italiano esistono servizi domiciliari, ambulatori e hospice in numero sufficiente.

Siamo ancora lontani da una cultura corretta e consapevole sulle Cure Palliative.

Tanti non hanno la più pallida idea in cosa consistano le CP e chi ne possa usufruire, mentre tutti, per legge, ne hanno diritto!!

Alcuni pensano che si possa ricorrere alle CP solo in caso di morte imminente mentre invece è consigliabile chiedere per tempo l’intervento dei palliativisti per avere la possibilità di salvaguardare dignità e minori sofferenze al malato nel suo percorso finale, breve o lungo che sia.

Alcuni pensano che le CP siano solo per malati oncologici: mentre invece tanti malati cronici con insufficienza d’organo (renale, cardiaca, respiratoria, epatica, ecc) o con malattie neurodegenerative possono beneficiare delle CP anche con una non breve aspettativa di vita ma perché portatori di gravi sofferenze quotidiane, sofferenze che si possono alleviare.

Occorre informare i cittadini in maniera completa e chiara e in tempo (e pensiamo alla concreta e quotidiana possibilità di divulgazione che i Medici di Famiglia possono fornire…).

Occorre dimostrare che la qualità di vita è più importante persino della quantità (e in questo momento pensiamo agli accanimenti terapeutici; per esempio terapie prescritte in casi di malattia in fase ormai finale…)

Quindi

la nostra Associazione dice no al suicidio assistito e all’eutanasia, non per scelta ideologica, ma perché la nostra mission è prendersi cura fino all’ultimo istante.

Non giudichiamo chi è ricorso a queste pratiche o ha aiutato i malati: occorre sempre un estremo rispetto, scevro da ogni giudizio. Scelte di questo tipo nascondono realtà di vita inviolabili. Vogliamo rispettare la volontà del paziente, per noi sacra, ma prima di tutto vogliamo provare a dare una concreta possibilità di un fine vita dignitoso. Arrivare vivi alla morte.

Come operiamo oggi

L’Associazione Gigi Ghirotti Onlus Genova assiste a casa anche malati non oncologici e negli ultimi tempi in numero sempre crescente. Riesce al momento a farvi fronte attivando in tempi rapidi la propria assistenza ma occorre che vi siano interventi più significativi da parte della sanità pubblica per la crescente necessità delle Cure Palliative.

Dove l‘Associazione non riesce a soddisfare adeguatamente le richieste di assistenza è per quanto riguarda i ricoveri in hospice. È stato possibile ricoverare in hospice solo la metà dei malati che lo richiedono: nell’ultimo anno su 1121 richieste poco più della metà. Da tempo si è fatta istanza alla Regione per ottenere l’autorizzazione e la convenzione di un hospice nel ponente cittadino, un comprensorio di 200.000 abitanti. L’Associazione si farebbe carico della ristrutturazione di un edificio oggi disabitato.

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